Università e Carducci

Fotografie di opere d'arte utilizzate per la preparazione di una visita scolastica in alcuni musei
Testo a stampa: discorso di Foresti per la premiazione degli alunni della sezione industriale dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Bergamo (Mariani, 1908)
Schizzo con disposizione dei banchi per una verifica di francese
Lettera ricevuta dai diplomati del 1908 dell'Istituto tecnico di Bergamo
Tabella con orario delle lezioni per l'anno scolastico 1901-02 dell'Istituto Vittorio Emanuele II
Appunti con modifiche all'orario delle lezioni e ai turni degli insegnanti
Elenco materiale da acquistare per il laboratorio di metallurgia con relativo costo
Lista inerente l'organizzazione delle biblioteche di alunni e personale insegnante
“Le economie si traducono tutte in danno della scuola cui sottraggono, per dir così, il sangue e la vita”.
Foresti riveste il ruolo di insegnante per quasi un cinquantennio e insieme ad esso regge la carica di preside negli istituti tecnici. In questo lungo arco di vita affronta l’insegnamento non come una professione ma una missione a cui è chiamato per forgiare i giovani e prepararli alla vita. Per questo decide di essere protagonista attivo dell’ambiente scolastico e tenta di innovarlo dall’interno, innalzandone la qualità e facendo in modo che ogni materia abbia un’utilità pratica da riversare nella quotidianità e impiegare nell’immediato futuro lavorativo.
In qualità di preside porta avanti azioni incisive e interviene investendo tutte le risorse a propria disposizione per aumentare l'efficacia dell’istruzione tecnica. Il suo operato non è esente da critiche e accuse che gli vengono mosse soprattutto da quanti si lasciano cullare dall’idea che dinanzi alle ristrettezze economiche la soluzione migliore sia mantenere lo status quo. I giornali contribuiscono a offrire tramite il proprio filtro interpretazioni della realtà distorte e fuorvianti. Alle lamentele fanno da contrappeso l’enorme apprezzamento ricevuto dal corpo insegnante e l’affetto che gli dimostrano gli ex alunni anche a distanza di molti anni dal diploma.
A testimonianza di questa intensa attività ci è rimasta molta documentazione: carte della presidenza, programmi e calendari, lettere dei docenti, che ci calano nel vivo di un periodo denso di impegni e preoccupazioni.